martedì 19 luglio 2016

Internet of Things cos'è?

Cominciamo dalla definizione di Internet delle cose (IoT)
Una rete di apparati, componenti, strumenti che comunicano e scambiano dati tra di loro e con le persone che li controllano ed utilizzano. Stiamo parlando di sensori di macchine, componenti, elettrodomestici, automobili, apparati di diagnostica, apparecchi wereable, cioè sempre con noi.
Vi è più chiaro del perchè sosteniamo che l’internet degli oggetti  (IOT) influenzerà sensibilmente  l’esperienza del cliente? Il  frigorifero può allertare il cliente per problemi di temperatura o scadenza del cibo. Il braccialetto smart può allertare in caso di parametri fisici errati, un’etichetta di un vino può trasportare l’appassionato di vino nella vigna di produzione grazie alla realtà aumentata, La Smart TV può avvisare dell’intrusione di persone in casa.
Questa connessione e interazione tra apparati e utilizzatori o controllori deve far interrogare i content marketer sul loro nuovo ruolo di produttori di contenuti ed emozioni.
colpisce le punti di contatto (punti di contatto tra il cliente e l’azienda) e il percorso del cliente, e si richiede di sviluppare nuovi messaggi per il consumo dei clienti in base al dispositivo clienti sono provenienti da.
La Customer Experience nell’Era dell’Internet of Things viene influenzata in particolare da 4  fattori:  
Ambiente e prossimità ai dati:
è possibile condividere contenuti con i consumatori in base a fattori come la posizione, il tempo, e l’interazione con i prodotti. I fornitori, per esempio, ipossono inviare messaggi mirati su cosa indossare o mangiare per combattere il caldo.
Informazioni Location-based:
Il GPS è il sistema più diffuso per la localizzazione di persone e cose; un altro modo per sfruttarlo è usare i dati di posizione e vicinanza del cliente al prodotto stesso. Le aziende possono guidare i clienti per trovare prodotti vicini e influenzare la scelta creando emozioni specifiche in fase di scelta, in negozio.
I dati di monitoraggio:
Il prodotto può monitorare e inviare una varietà di dati dal dispositivo stesso sul comportamento d’uso. Questo ha forte impatto nella elaborazione di progetti di customer care efficaci.
News e Informazioni aggiornate:
Le aziende possono avvisare gli utenti con annunci di novità, emergenze, opportunità attraverso i dispositivi in tempo reale. Tali avvisi forniscono un servizio pubblico fondamentale per l’utente.
Se per noi è tutto molto chiaro, l’auspicio è che le aziende comprendano come un buon content marketing nella relazione tra gli utenti e gli oggetti intelligenti, connessi dall’Internet of Things, possa creare un vantaggio competitivo interessante.
Donatella Ardemagni – www.39marketing.it

martedì 22 marzo 2016

Personal Reputation con un piano di Content Marketing

Lavorando come consulente marketing spesso amici, colleghi e ex colleghi chiedano consigli su come promuoversi nel mondo del lavoro per ricollocarsi, per cambiare, per migliorare la propria posizione lavorativa.

Il consiglio che più spesso mi trovo a dare è di lavorare sulla costruzione di un proprio "marchio personale" la così detta personal reputation, per poter affermare la propria esperienza e le proprie capacità.

In realtà, promuovere se stessi dal punto lavorativo, costruendo in rete una propria immagine professionale serve a tutti: a chi ha appena iniziato a lavorare e deve costruirsi una reputazione sia a chi lavora da tempo, ma vuole connotarsi come specialista ed esperto di un  ambito specifico su cui intende investire nel proprio futuro.

Certamente la strategia di content marketing per la creazione della propria personal reputation si evolverà nel corso del tempo, ma nel punto di inizio dell'elaborazione di una pianificazione di contenuti, tutto parte dalla cura del proprio profilo LinkedIn e dall'analisi del "cosa si dice in rete! circa la propria persona.

Come costruire la propria personal reputation
Il Content Marketing personale non è molto diverso da quello per un prodotto, in modo disincantato converrà pensare alla persona come ad oggetto o servizio da promuovere.

1. Verificare quali canali contengano contenuti relativi alla persona. 
Si tratta di menzioni professionali o della vita privata?
Si tratta di contenuti prodotti direttamente o di informazioni pubblicate da terzi?
Si parla di attività recenti o passate?
Si parla di tutte le esperienze o solo di alcune?
Ci sono commenti o informazioni negative?
Si tratta di contenuti su siti web o su social media?
Una strategia di contenuti marketing personale deve saper bilanciare, in un delicato equilibrio, la sfera professionale e quella personale, contenuti auto prodotti e informazioni e commenti pubblicati da terzi.
E' molto importante saper filtrare i propri contenuti personali, creando eventualmente profili mascherati sui social media, non immediatamente riconoscibili dal punto di vista professionale. Un amico saprà capire battute e freddure "politicamente scorrette", un cliente molto meno!

2. Scegliere quali canali e piattaforme possano aiutare a costruire un marchio personale.
Dipenderà dal settore in cui si lavora e dalle modalità di utilizzo della rete da parte di colleghi e collaboratori. Comunque, un profilo su LinkedIn ben curato serve, anche dal punto di vista dell'indicizzazione sul motore di ricerca Google.

3. Condividere idee e contenuti originali, di qualità e basati sull'esperienza
La funzione LinkedIn Pulse, ad esempio, è un'ottima piattaforma per la diffusione dei contenuti.
Come argomenti per avere uno spunto sui contenuti da condividere è una buona idea partire dalle "Lezioni imparate" : Come è stato fatto un lavoro o progetto?, come è stato possibile aiutare un cliente? quali risultati inaspettati sono arrivati da un progetto?

4. Ricordarsi che il personal branding di un manager di una azienda acquista valore anche per l'azienda stessa, che può anche essere identificata con la qualità del proprio personale e dell'executive board.

5. Valutare quali argomenti suscitino maggiore interesse e creare contenuti tratti dalla propria esperienza per spiegarli o analizzarli al meglio, da esperto professionista

6. Sfruttare tutta la rete web

Acquistare un dominio con il proprio nome per creare un semplicissimo sito web che contenga le informazioni tipiche di un curriculum vitae e i contenuti professionali in forma di Blog.
Rilanciare gli stessi contenuti attraverso i principali social network, oltre a partecipare alle conversazioni iniziate da altri, commentando, condividendo e segnalando il gradimento.

Come iniziare? cercate su google il vostro nome e cognome.....

Donatella Ardemagni

La Multicanalità delle promozioni diventa il fattore chiave di successo

La Multicanalità diventa nel 2016 la più importante priorità per il marketing digitale.

Da una recente indagine svolta in Europa: il 97% dei responsabili marketing intervistati sulla trasformazione digitale e le opportunità che ne derivano per il settore della vendita al dettaglio, ha definito la possibilità di raggiungere i potenziali clienti attraverso molte piattaforme, come la priorità principale per raggiungere gli obiettivi di lead generation.
Il 96% degli intervistati aggiunge inoltre che una strategia di contenuti per mantenere coerenza e consistenza dei messaggi attraverso i diversi canali è molto importante.
Il Content Marketing si fa strada sempre più come consapevole scelta strategica per avere successo in rete e sui social media.

www.39marketing.it

lunedì 21 marzo 2016

Facebook batte e-mail e Twitter per le promozioni dedicate ai clienti al dettaglio

Tra Facebook, Twitter ed e-mail, Facebook funziona al meglio quando si tratta di servizi al cliente per gli acquisti al dettaglio, secondo un nuovo studio condotto da Eptica.

Lo studio ha verificato che i rivenditori presenti in rete in modo strutturato hanno ricevuto domande e richieste per il 59% da Facebook, il 55% grazie all'invio di e-mail e newsletter e il 15% attraverso Twitter.

Twitter però è stato il canale social più veloce per domande e risposte, con un tempo medio di risposta di 5 ore e 40 minuti, rispetto a Facebook (6 ore 36 minuti).

E voi quale social preferite?

mercoledì 16 marzo 2016

Content Marketing: il glossario

Non conosci tutti i termini che leggi sul marketing in rete e il content marketing?
Su ContentHUB ora è disponibile un glossario che si  arricchisce di giorno in giorno

Buona consultazione del Glossario di Content Marketing

ContentHUB: come imparare a creare contenuti che arrivano al punto!

ContentHUB è il progetto realizzato da 39Marketing e Simmat per aiutare le aziende a informarsi e a formarsi sulle potenzialità del content marketing per poter essere efficaci in rete.
La concorrenza su Google e i Social Media è sempre più serrata, è dunque importante saper come comunicare al meglio per apparire nei primi posti delle ricerche.

Provate a dare un'occhiata e a scoprire tutto quello che ancora vi sfugge nel content marketing
www.contenthub.it